La Decontribuzione Sud è stata introdotta dal decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, che ha previsto “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, è un’agevolazione contributiva per l'occupazione in aree svantaggiate.
Che cos'è?
Da diritto all'esonero dal versamento dei contributi pari al 30% della contribuzione previdenziale complessivamente dovuta dai datori di lavoro privati in riferimento ai rapporti di lavoro dipendente.
Sono esclusi i lavoratori del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico.
Durata
Spetta, dal 1° ottobre 2020 al 31 dicembre 2020,
Requisiti:
1) Sede operativa:
L’agevolazione spetta a condizione che l’attività lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui i lavoratori eseguono la prestazione, e pertanto la sede legale dell'azienda può essere posta anche in una regione diversa (in questo caso sarà necessario il previo controllo e approvazione della struttura Inps competente per territorio)
2) Regolarità DURC documento unico di regolarità contributiva.
3) Rispetto obblighi di legge ed CCNL
Il datore di lavoro non deve aver violato norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e deve rispettare gli altri obblighi di legge;
Deve, inoltre, osservare gli accordi e i contratti collettivi nazionali, nonché quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro.
L'INPS, con circolare del 22 ottobre 2020, n. 122, di seguito allegata, ha fornito le indicazioni e le istruzioni operative per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’applicazione del suddetto beneficio contributivo.
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